Presentazione del volume n. 33 di Valensa ‘d’na vota

11 dicembre 2023  Evento passato
Lunedì 11 dicembre alle ore 18.00 presso la Sala Consiliare di Palazzo Pellizzari sarà presentato il nuovo numero della rivista Valensa ‘d’na vota alla presenza degli autori. La rivista, pubblicata ogni due anni, è giunta in questo 2023 al...

Descrizione

Lunedì 11 dicembre alle ore 18.00 presso la Sala Consiliare di Palazzo Pellizzari sarà presentato il nuovo numero della rivista Valensa ‘d’na vota alla presenza degli autori.

La rivista, pubblicata ogni due anni, è giunta in questo 2023 al volume n. 33. Numerosi sono i temi di grande interesse sulla storia di Valenza trattati nell’edizione di quest’anno.

Ampio spazio è dato agli argomenti di natura storico e artistica, ne sono esempio il testo sul sito archeologico scoperto a Pecetto di Valenza, quello sui capolavori tipografici dello stampatore valenzano Lorenzo Rossi e sull’acquisizione pubblica del Fondo Dabene, quelli dedicati al cantiere di Santa Maria Maggiore e alla cripta della chiesa della Santissima Annunziata con il suo putridarium, infine, le informazioni sui primi conventi e le confraternite a Valenza.

A completare Valensa ‘d’na vota n. 33 sono gli articoli legati alla tradizione e alla storia dell’oreficeria a Valenza, alla carriera del tenore valenzano Piero Visconti, al jazz in città e ai palch dal téater.

Numerosi anche i collaboratori che, con competenza ed entusiasmo, hanno contribuito con il loro lavoro alla pubblicazione del nuovo numero della rivista.

Di seguito si pubblica la prefazione a firma del Sindaco Maurizio Oddone.

Valensa d’na vota giunge quest’anno al n. 33!
Un’edizione, questa, che propone un’interessante serie di articoli e di approfondimenti che testimoniano le ricerche sempre puntuali del Comitato di redazione che, di edizione in edizione, sorprende con articoli sempre nuovi e scoperte interessanti su Valenza e dintorni.

Gli argomenti trattati in questo numero sono numerosi e spaziano da quelli dedicati a figure di noti e illustri concittadini come l’orafo Alberto Guerci e il tenore Piero Visconti a quelli relativi alla storia della viticoltura nel nostro territorio, ai palch dal téater, all’origine della Mostra orafa e alla nascita del Liceo Artistico “Carlo Carrà”, erede dell’IPO – Istituto Professionale Orafo.

Non mancano gli articoli dal taglio più marcatamente storico e artistico come gli approfondimenti su un notevole sito archeologico in Pecetto di Valenza in cui, alla fine degli anni ’70, furono rilevate tracce di una villa di epoca romana e di sepolture di epoca longobarda che testimoniano l’antica origine degli insediamenti del nostro territorio.

Sono anche pubblicati due articoli riferiti a Valenza, rintracciati in due differenti pubblicazioni, relativi agli antichi conventi piemontesi e alle storiche confraternite del Piemonte.

Inoltre, è presente un approfondito e documentato studio sulla cripta e sul putridarium della chiesa dell’Annunziata che rivela antiche pratiche di sepoltura rinvenute in Piemonte solo in altri due edifici religiosi oltre che a Valenza.

Nell’anno delle celebrazioni per i quattrocento anni del Duomo di Santa Maria Maggiore non poteva mancare in Valensa d’na vota un approfondimento sui quattro secoli di storia, arte e cultura del più importante monumento cittadino.

Di grande interesse è l’articolo sugli incunaboli di Lorenzo Rossi, tipografo di origine valenzana che nel suo laboratorio di Ferrara ha prodotto alcune delle opere a stampa più ragguardevoli del Rinascimento. Con una punta di orgoglio, si ricorda che la nostra Biblioteca civica, nel Fondo Dabene, ne possiede due tra i migliori esemplari.
Questo argomento consente, quindi, di raccontare la storia dell’acquisizione pubblica di una collezione privata e, anche, di riportare in questa sezione il saggio introduttivo sulla collezione Dabene pubblicato sul catalogo del fondo a cura Dimitri Brunetti, già funzionario presso la Regione Piemonte e attualmente Professore di Archivistica presso l’Università di Udine.

Un significativo articolo è dedicato a una serie di disegni acquerellati del ‘600 conservati all’Archivio di Stato di Torino che riproducono immagini di Valenza e del Po.

E infine la musica con un articolo sulla storia del jazz a Valenza che vuole essere anche un omaggio e un ricordo di Ninetto Illario, fondatore e poi presidente del Jazz Club cittadino.

Quanto sopra solo brevemente illustrato è il frutto del lavoro e delle ricerche di un nutrito gruppo di collaboratori della rivista. Un ringraziamento va, dunque, rivolto tutti agli autori e al Comitato di redazione composto da Carlo Dabene, Alberto Lenti e Giorgio Manfredi.

Non resta che augurarvi una buona lettura.

Il Sindaco
Maurizio Oddone
 

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Ultimo aggiornamento pagina: 04/12/2023 16:32:08

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